Cerca nel blog

giovedì 3 marzo 2011

GIOVANNINO PERDIGIORNO

- Mamma, vado a fare una passeggiata.
- Và pure, Giovanni, ma stà attento quando attraversi la strada.
- Va bene mamma. Ciao mamma.
- Sei sempre tanto distratto.
- Si, mamma. Ciao,mamma.
Giovannino esce allegramente e per il primo tratto di strada fa bene attenzione.
Ogni tanto si ferma e si tocca.
- Ci sono tutto?Si-e ride da solo.
E' così contento di stare attento che si mette a saltellare come un passero, ma poi si incanta a guardare le vetrine, le macchine, le nuvole e per forza cominciano i guai. (...)
Una buona donna lo chiama:- Giovanni, Giovanni il tuo braccio!
Macché, non sente.
- Pazienza-dice la buona donna-Glielo porterò alla sua mamma.
E va a casa di Giovanni
- Signora, ho qui il braccio del tuo figliolo.
- Oh, quel distratto. Io non so più cosa fare e cosa dire.
- Eh, si sa, i bambini sono tutti così.
Dopo un pò arriva un'altra brava donna.
- Signora, ho trovato un piede. Non sarà mica del suo Giovanni?
- Ma si che è suo, lo riconosco dalla scarpa col buco. Oh, che figlio distratto mi è toccato. Non so più cosa fare e cosa dire.
- Eh, si sa, i bambini sono tutti così.
Dopo un altro pò arriva una vecchietta, poi il garzone del fornaio,poi un tranviere, e perfino una maestra in pensione, e tutti portano qualche pezzetto di Giovanni:una gamba, un orecchio,il naso. (...)
Finalmente arriva Giovanni, saltellando su una gamba sola, senza più orecchie né braccia, ma allegro come sempre, allegro come un passero,e la sua mamma scuote la testa, lo rimette a posto e gli dà un bacio.
- Manca niente mamma? Sono stato bravo mamma?
- Si Giovanni, sei stato proprio bravo.
FONTE: G.Rodari "Favole al telefono"

Questa storia nasconde una metafora molto significatifa: Come Giovanni perde le parti del proprio corpo in ogni posto in cui lui và, così ogni bambino lascia tracce di sé nei luogni che frequenta. E come gli abitanti del paese ritrovano gli arti di Giovanni e li riportano alla madre, così le educatrici fanno tesoro delle qualità dei bambini per restituirle ai genitori.

Nessun commento:

Posta un commento