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lunedì 7 marzo 2011

Una dolce poesia....

"...Se poi qualcuno volesse cavillare
perché gli alberi parlano,
e non solo gli animali,
si ricordi che scherziamo con favole,
dove tutto è fantasia"
(Fedro)

domenica 6 marzo 2011

Una storia per condividere il momento dell'ambientamento

La storia che ora propongo è stata scritta da Paola Milani ed illustrata da Luisa Gialma per genitori, educatrici e bambini che stanno affrontando il momento dell'ambientamento al nido o alla scuola dell'infanzia; può essere letta o raccontata dai genitori ai figli nel contesto casa, oppure può essere narrata dalle educatrici nel contesto nido o ancora può essere presa come spunto di riflessione nei gruppi di parola (incontri tra genitori ed educatrici).

ANCH'IO VADO A SCUOLA!
I primi giorni con mamma e papà

E' settembre. Io vado a scuola per la prima volta!
Settembre è quando torni dal mare o dalla montagna e non puoi più stare tutta la giornata con il papà e la mamma perché vanno al lavoro.
Così adesso vado a scuola anch'io, come mia sorella grande che va alle elementari.
La scuola è un posto dove ci sono grandi e bambini, tanti giochi, i muri colorati, stelline e fiori appesi che penzolano giù.
La scuola si apre quando chiude la vacanza e si chiude quando apre la vacanza.
(...)
Il primo giorno sono andata con la mamma.
Il giorno dopo sono tornato con il papà
ed è stato come al parco giochi.
Il giorno dopo dopo sono tornato con la mamma, ma lei è andata via perché mi ha detto che la scuola è un posto dove le mamme e i papà restano solo i primi giorni.
(...)
Quando la mamma è andata via mi sono sentito un pò sperduto, le maestre si sono accorte e sono venute a giocare.(...)
Ma io mi sentivo sperduto lo stesso e non sapevo come ritrovarmi. Mi sono fatto coraggio ne sono andato dalla maestra con i capelli ricci perché mi sembrava più morbida.
Lei mi ha chiesto se mi sentivo triste e io ho detto si.
Allora lei e la maestra con i capelli dritti hanno preso il lenzuolo giallo, mi hanno fatto salire sopra e mi hanno dondolato.
Dopo un pò anche Marco e Susanna sono venuti dentro al lenzuolo.
(...) Mentre li mangiavo (spaghetti di bastoncini) ho pensato a quelli che mangio a casa e mi sono usciti ancora i lacrimoni.
La maestra riccia li ha visti e ha detto che quelli erano lacrimoni che volevano la mamma e che potevamo andare a chiamarla. (...)
Sono andato a scuola con la mamma e lei mi ha dato un bacio subito: mi ha detto che andava al lavoro e che tornava dopo pranzo.
Io volevo cacciarmi immediatamente in braccio a lei perché mi faceva un pò paura che andasse via.
Lei si è chinata verso di me per dirmi che il suo lavoro l'aspettava e che la scuola per me era come il lavoro per lei, che lei al lavoro impara tante cose e che anch'io a scuola imparerò tante cose e così, dopo i nostri lavori, avremo più cose da mettere insieme.
(...)
Poi siamo andati a vedere le cuoche e siamo andati a mangiare oer davvero.
C'erano tanti tavoli,tanti bambini, tante maestre, tanto rumore e lì mi veniva ancora un pò da piangere.
Dopo è arrivata la mamma, così ho visto che era vero che lei veniva dopo pranzo.
A scuola avevo avuto meno mamma, ma adesso avevamo tante più cose da raccontarci
e così avevo più mamma.
Quando è arrivato il papà abbiamo raccontato anche a lui del mio lavoro e a lui è sembrato di avere due bambini grandi e a me è sembrato di avere più papà.

sabato 5 marzo 2011

GOCCE DI VOCE

IL FIUME

Nasce un bambino, il mondo lo accoglie
Trova la pelle e perde le piume
Trova le mani e perde le foglie
Diventa uomo e trova il suo FIUME

Fiume che nasce nella SORGENTE
Gocce di voce nel buio profondo
Bocche di mamme che cantano lente
Chiamano i figli, che vengano al mondo

Si fa TORRENTE il Fiume bambino
Scalpita i piedi e frulla le mani
La mamma gioca con quel pesciolino
Il circo magico dei corpi umani

Poi il Fiume cade nella CASCATA
Salto del cuore in un gran scintillìo
Ora la mamma si è un pò allontanata
lei è più bella, se io son più io

Ed ora il Fiume ha una bella CORRENTE
Che porta cose, che corre, che viene
La mamma mostra quel flusso potente
Si chiama mondo, e ci appartiene

Il Fiume cresce, accoglie AFFLUENTI
Le mamme escono, vanno al lavoro
Altri mi portano i loro torrenti
Io....tu....noi....loro

Ed è la FOCE, ma non può finire
I figli vanno nel mare del mondo
Perché ogni Fiume che sembra sparire
Diventa solo più largo e profondo

(B.Tognolini)

Tratto dal libro "Gocce di voce"- Fatatrac

Questa poesia può essere uno spunto di riflessione proposta dalle educatrici verso i genitori di quei bambini che stanno affrontanto il momento dell'ambientamento al nido: qui il bambino viene visto come un fiume che nasce, cresce e si sviluppa; la separazione tra genitori e figli è un momento significativo per la crescita del piccolo, perché gli permette di socializzare,di essere competente, attivo, di scoprire le sue abilità,di essere autonomo, di valorizzare la relazione con mamma e papà.

giovedì 3 marzo 2011

GIOVANNINO PERDIGIORNO

- Mamma, vado a fare una passeggiata.
- Và pure, Giovanni, ma stà attento quando attraversi la strada.
- Va bene mamma. Ciao mamma.
- Sei sempre tanto distratto.
- Si, mamma. Ciao,mamma.
Giovannino esce allegramente e per il primo tratto di strada fa bene attenzione.
Ogni tanto si ferma e si tocca.
- Ci sono tutto?Si-e ride da solo.
E' così contento di stare attento che si mette a saltellare come un passero, ma poi si incanta a guardare le vetrine, le macchine, le nuvole e per forza cominciano i guai. (...)
Una buona donna lo chiama:- Giovanni, Giovanni il tuo braccio!
Macché, non sente.
- Pazienza-dice la buona donna-Glielo porterò alla sua mamma.
E va a casa di Giovanni
- Signora, ho qui il braccio del tuo figliolo.
- Oh, quel distratto. Io non so più cosa fare e cosa dire.
- Eh, si sa, i bambini sono tutti così.
Dopo un pò arriva un'altra brava donna.
- Signora, ho trovato un piede. Non sarà mica del suo Giovanni?
- Ma si che è suo, lo riconosco dalla scarpa col buco. Oh, che figlio distratto mi è toccato. Non so più cosa fare e cosa dire.
- Eh, si sa, i bambini sono tutti così.
Dopo un altro pò arriva una vecchietta, poi il garzone del fornaio,poi un tranviere, e perfino una maestra in pensione, e tutti portano qualche pezzetto di Giovanni:una gamba, un orecchio,il naso. (...)
Finalmente arriva Giovanni, saltellando su una gamba sola, senza più orecchie né braccia, ma allegro come sempre, allegro come un passero,e la sua mamma scuote la testa, lo rimette a posto e gli dà un bacio.
- Manca niente mamma? Sono stato bravo mamma?
- Si Giovanni, sei stato proprio bravo.
FONTE: G.Rodari "Favole al telefono"

Questa storia nasconde una metafora molto significatifa: Come Giovanni perde le parti del proprio corpo in ogni posto in cui lui và, così ogni bambino lascia tracce di sé nei luogni che frequenta. E come gli abitanti del paese ritrovano gli arti di Giovanni e li riportano alla madre, così le educatrici fanno tesoro delle qualità dei bambini per restituirle ai genitori.

martedì 1 marzo 2011

Libri educativi

In questo post vi elenco i titoli di alcuni libri significativi per la crescita dei vostri figli ed adatti a bambini di età da nido e scuola dell'infanzia.
  • Anch'io vado a scuola (P.Milani-Kite edizioni)
  • Gocce di voce (Bordiglioni,Carminati,Formentini,Piumini,Quarenghi,Quarzo,Tognolini,Abbatiello-Fatatrac)
  • La cosa più importante (A.Abbatiello-Fatatrac)
  • L'oggetto misterioso (A.Abbatiello-Fatatrac)
  • Una bella differenza. Alla scoperta della diversità del mondo (M.Aime-Einaudi)
  • Piccolo blu e piccolo giallo (L.Lionni-Babalibri)
  • Mamme e papà un pò così un pò cosà (A.Prandin,L.Papetti-Coccole e caccole)
  • Quante famiglie (P.Floridi,A.Gatacre-Il Castoro)
  • Sotto una buona stella.L'album della mia famiglia (C.Zanotti-San Paolo)
  • A più tardi! (J.Ashbé-Babalibri)
  • Sempre capricci!? (R.Giudetti,M.Eccli-Erickson collana "capire con il cuore")

Vi auguro una buona lettura!

domenica 27 febbraio 2011

Perché è importante leggere le fiabe con i bambini?

"Il piacere di leggere è una passione che non è innata, ma che può e deve essere costruita e trasmessa nel tempo: questo piacere, se incontrato e sperimentato nel modo corretto durante l'infanzia, lascia un segno così profondo da accompagnare anche le altre età della vita [...] (la lettura) deve essere vissuta come un momento divertente nel quale il libro è oggetto da amare [...] Non esiste un mese particolare durante il quale è bene cominciare l'attività di lettura ad alta voce, perché non si inizia leggendo una storia, ma si inizia cantando una canzoncina o una ninna nanna, recitando una filastrocca o raccontando una breve storia in rima. Anche se il bambino piccolo non comprende il significato di ciò che ascolta, ne trae ugualmente un beneficio, perché viene cullato e rassicurato dalla voce del genitore e grazie a questo legame affettivo impara a leggere le espressioni e gli sguardi della mamma e del papà."

FONTI: articolo di Enrica Freschi contenuto nella rivista "Bambini" di maggio 2010

giovedì 24 febbraio 2011

Fiabe e intercultura...

Le fiabe possono essere considerate simbolo interculturale perchè:
- grazie alla loro diffusione a livello mondiale possono essere narrate a tutti i bambini indipendentemente dal contesto di provenienza;
- ogni fiaba al suo interno include personaggi con elementi di somiglianza e di differenza.
Con il primo punto intendo riferirmi al contesto lavorativo del nido in cui noi educatrici avremo modo di rapportarci con bambini migranti,che non parlano la nostra lingua, che hanno difficoltà ad ambientarsi; ecco quindi che in questo contesto la fiaba raccontata o ascoltata nella lingua madre rappresenta l'occasione, per questi bambini di diversa nazionalità,per integrarsi, socializzare,relazionare all'interno del nido.
Con il secondo punto intendo che le fiabe hanno la capacità di insegnarci l'intercultura: nonostante Belle sia un'umana e la Bestia un animale, i due provano lo stesso interesse per l'amore, la lettura dei romanzi; nonostante Pinocchio sia un burattino e Geppetto un uomo vero, i due condividono le stesse emozioni, giocano insieme...

Fiabe e regole...

Le fiabe hanno la capacita' di riuscire a trasmettere dei valori ai bambini e agli adulti :
-Pinocchio, grazie all'aiuto della fata, impara a non mentire;
-Cenerentola con la sua bonta', gentilezza, disponibilita' riesce a conquistare il principe
-la Bella e la Bestia c'insegna il valore del rispetto verso l'altro e saper amare le persone
-Aladdin ci fa capire che l'amore prevale sulla ricchezza
-Biancaneve ci invita a diffidare degli sconosciuti

Fiabe e bambini...

La fiaba contribuisce in modo spettacolare alla crescita del bambino, perchè attraverso il racconto e la lettura animata, i genitori, le educatrici,i nonni, riescono a far crescere nei bambini l'immaginazione, la fantasia, la creatività, cioè quelle abilità che favoriscono lo sviluppo del gioco simbolico.
Attraverso l'ascolto della storia "La principessa e il ranocchio", fiaba in cui l'animale ha la capacità di parlare, il bambino svilupperà il gioco gerarchico caratterizzato dalla presenza attiva di personaggi immaginari.

LA PRINCIPESSA E IL RANOCCHIO

"Il principe ranocchio" è la fiaba che ha ispirato la creazione
della fiaba Disney intitolata "la Principessa e il Ranocchio".
La versione dei fratelli Grimm differisce da quella moderna perché:
- la protagonista è la più giovane tra le figlie del Re
- la principessa si diverte a giocare nel bosco con una palla dorata
- un giorno la palla d'oro rotolò dentro uno stagno
- un ranocchio fa un patto con la ragazzina:il ranocchio renderebbe la palla alla principessa se quest'ultima promettesse di stringere amicizia e di condividere i suoi averi con lui
- il ranocchio si trasforma in un principe quando viene sbattuto contro il muro dalla piccola principessa
-il servo,che si era fatto circondare il cuore da tre cerchi di ferro per non soffrire la scomparsa del principe, si scioglie da questa costrizione.
http://www.letturegiovani.it/Grimm/Il_principe_ranocchio.htm

martedì 22 febbraio 2011

RAPUNZEL

Rapunzel è uno degli ultimi film disney ispirato alla fiaba "Rapunzel"(Raperonzolo è la traduzione italiana) scritta dai fratelli Grimm.
E' interessante notare come la fiaba originale si discosti da quella disney:
- i genitori della fanciulla non sono reali
- vicino all'abitazione della coppia vive una strega la cui abitazione è attorniata da possenti mura
-la donna, rimasta incinta, desidera mangiare i raperonzoli coltivati nel giardino della strega, così il marito l'accontenta
-la strega (Dama Gothel) punisce i genitori prendendosi la figlia
-Raperonzolo viene rinchiusa nella torre a 12 anni
- il figlio del re (quindi non un ladro come nel film disney) rimane incantato dalla voce della fanciulla e torna alla torre ogni notte
-quando Dama Gothel scopre la relazione tra Raperonzolo e il Principe,decide di punire la fanciulla facendole tagliare la folta chioma e portandola sul deserto e decide di accecare il Principe
- il Principe, dopo molto tempo, trova la sua amata e riacquista la vista grazie alle lacrime versate da Raperonzolo sui suoi occhi
http://www.pinu.it/raperonzolo.htm

venerdì 18 febbraio 2011

PINOCCHIO



La fiaba Disney "Pinocchio" è ispirata al romanzo "Le avventure di Pinocchio.Storia di un burattino" scritta da Carlo Collodi ed è quella che più si rifà alla fiaba originale in quanto:
-i personaggi principali mantengono lo stesso nome (Pinocchio, Geppetto...)
- quando Pinocchio racconta Bugie, gli cresce il naso
- il protagonista non vuole andare a scuola e viene condizionato dal Gatto e la Volpe
-Mangiafuoco decide di usare Pinocchio come una marionetta da spettacolo
- alla fine il protagonista diventa un bambino vero
http://it.wikipedia.org/wiki/Le_avventure_di_Pinocchio._Storia_di_un_burattino

domenica 13 febbraio 2011

ALADDIN


"Aladdin" è la versione moderna dell'antica fiaba araba "La fiaba di Aladino";quest'ultima si distingue da quella a noi nota perchè:
- il mago incontra aladino e si spaccia per suo zio
- il mago cattivo vince la diffidenza del ragazzo regalandogli un anello magico
- strofinando l'anello appare ad aladino un genio in suo aiuto
- un genio ancora più potente appare stofinando la lampada di cui aladino s'impossessa
-aladino sposa la figlia del Re e chiede al genio della lampada un palazzo ancor più bello di quello del Re
- con un inganno il mago riesce ad impossessarsi della lampada e con l'aiuto del genio divide i due sposi, ma ben presto aladino se la riprende e tutto torna come prima

venerdì 11 febbraio 2011

LA BELLA E LA BESTIA

Leprince de Beaumont è la scrittrice della fiaba originale, la quale si differenzia da quella a noi nota per i seguenti elementi:
- il padre della protagonista è un mercante ricco:padre di tre figli e tre figlie
-la protagonista si distingue per la bellezza,per il sorriso,per la sua bravura in cucina,ma soprattutto per la sua bontà d'animo e per il suo altruismo
- il padre pede tutti i suoi beni tutta la famiglia passò da una vita agiata ad una condizione di povertà
- il padre,davanti al giardino della Bestia,si ricorda del desiderio della figlia di poter avere un ramoscello di rose
- il padre torna a casa a raccontare ai figli il patto stretto con la bestia
- la presenza di una "bella signora" con il vestito azzurro pieno di stelle": prima in sogno,poi come fata
http://www.letturegiovani.it/Beaumont/la_bella_e_la_bestia.htm

giovedì 3 febbraio 2011

LA SIRENETTA

Il noto film Disney "La Sirenetta" è tratto dalla fiaba "The Little Mermaid" scritta dal danese Hans Christian Andersen. La fiaba originale differisce dalla versione prodotta dalla compagnia Disney per i seguenti elementi:
- i personaggi non vengono chiamati per nome
- vengono narrate le esperienze vissute sulla superficie marina dalle cinque sorelle della Sirenetta
-la strega degli abissi del mare trasforma la fanciulla in una persona umana e l'avvisa che se il suo amato principe non s'innamorerà, lei morirà e si trasformerà in una spuma
- ogni volta che la Sirenetta cammina, ha un dolore forte alle gambe e non possiede più la voce, perchè l'ha donata alla strega
- non potendo nè cantare, nè parlare, la fanciulla si dedicò alla tessitura di arazzi e alla composizione di melodie con l'arpa
- le sorelle della sirenetta corrono in suo soccorso e sacrificano i loro capelli in cambio di un pugnale magico per colpire il principe e per bloccare la magia della strega.
- la fanciulla non ascolta il suggerimento delle sorelle e si butta nel mare pensando di diventare una spuma,ma si solleva verso il cielo trasformandosi in bollicine con lo scopo di vegliare sugli uomini.
http://www.raccontiepoesie.org/Fiabe/La%20sirenetta.htm

venerdì 28 gennaio 2011

BIANCANEVE


La fiaba è stata originariamente inventata e scritta dai fratelli Grimm, i quali la intitolarono "Snow White and the seven Dwarfs".
Biancaneve è stato il primo lungometraggio d'azione che la Walt Disney ha realizzato (1937) ispirandosi alla fiaba originale.
La fiaba "Snow White and the seven Dwarfs" si differenzia dalla nota fiaba "Biancaneve" prodotta dalla compagnia Disney perchè:
- i sette nani non vengono mai chiamati per nome
- prima di avvelenare Biancaneve con la mela, la strega compie due tentativi: nel primo dona alla fanciulla un nastro per la vita e glielo lega tanto stretto da farla cadere a terra come se fosse morta; nel secondo la strega le dona un pettine avvelenato e glielo conficca nella testa
- i nani donano la bara di Biancaneve al principe
- Biancaneve si risveglia perchè uno dei servi del re, mentre trasportava la bara della fanciulla dalla foresta al castello, inciampa in uno sterpo
-nel giorno delle nozze tra Biancaneve e il principe, la regina-matrigna indossa due pantofole di ferro, roventi e con le molle che la fanno ballare fino a farla cadere a terra e morire.

domenica 16 gennaio 2011

CENERENTOLA



La fiaba di Cenerentola probabilmente è nata in Cina o in Egitto, ed è stata rivisitata da Perrault, dai fratelli Grimm e dalla compagnia Walt Disney.
E' interessante capire perchè la versione dei fratelli Grimm si differenzia da quella che comunemente conosciamo:
- all'inizio viene descritta la morte della madre
- è presente la figura del padre di Cenerentola in tutta la storia
- Cenerentola riceve un ramoscello che diventerà un albero di nocciolo
- l'incontro con il principe si sviluppa in tre momenti diversi
- al posto della fata c'è un uccellino che sosta sul nocciolo
- Cenerentola non viene accompagnata al castello dalla zucca-carrozza
- nel momento delle nozze due colombelle amiche della fanciulla tolgono gli
occhi alle due sorellastre che sono state false e malvage

Qui di seguito riporto il link della fiaba scritta dai fratelli Grimm
http://www.grimmstories.com/it/grimm_fiabe/cenerentola